Charles B. Pierce

Charles Bryant Pierce[N 1] (Hammond, 16 giugno 1938Dover, 5 marzo 2010) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore e presunto arredatore di scena statunitense.

Considerato uno dei primi protagonisti del cinema indipendente moderno,[1] diresse tredici film in ventisei anni di carriera e in particolare divenne celebre per aver realizzato The Legend of Boggy Creek (1973) e La città che aveva paura (1976), entrambi divenuti dei cult.

Visse nell'Arkansas per buona parte della sua vita e proprio lì ambientò The Legend of Boggy Creek, il suo debutto dietro la macchina da presa. Un falso documentario dal basso budget ispirato alla leggenda del mostro di Fouke, guadagnò circa 25 milioni di dollari al botteghino e spinse Pierce a proseguire nella produzione di pellicole poco costose e ambientate nello Stato del sud degli Stati Uniti, tra le quali spicca per l'appunto La città che aveva paura, basata sulla storia vera degli omicidi del fantasma di Texarkana.

La sua carriera proseguì negli anni ottanta, quando co-scrisse con Earl E. Smith il soggetto per il film diretto da Clint Eastwood Coraggio... fatti ammazzare, del 1983, del quale affermò di aver ideato la frase «Go ahead, make my day», divenuta una delle più celebri della storia del cinema.[2][3] Dopo anni di pressioni da parte dei produttori, egli accettò di realizzare nel 1985 il sequel di The Legend of Boggy Creek, Yeti - La leggenda continua (Boggy Creek II: And the Legend Continues), che fu stroncato da critica e pubblico, tanto da venire ritenuto il punto più basso della sua carriera. Inoltre fu il soggetto della sesta puntata della decima stagione della serie televisiva Mystery Science Theater 3000. In seguito a L'uomo delle grandi pianure (1987), del quale non ebbe il final cut, Pierce perse quasi ogni interesse per il cinema, dirigendo negli anni novanta solo due pellicole per l'home video.


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  1. ^ Granado, p.16.
  2. ^ Claudia Morgoglione, "Francamente me ne infischio" è la frase più celebre del cinema, su repubblica.it, Repubblica.it, 22 giugno 2005. URL consultato il 18 marzo 2012 (archiviato il 21 dicembre 2014).
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Possible

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